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3 ore
Specific Tour
10 persone
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Nel Venerdì della Settimana Santa, secondo modalità risalenti al XIX secolo, la navata centrale della Basilica di Sant’Andrea accoglie macchine processionali, espressione delle Confraternite, provenienti da varie chiese cittadine. I gruppi plastici ripropongono in materiali diversi, dal legno al gesso, alla cartapesta, momenti drammatici della passione di Gesù.
Il termine “macchina”, anticamente barella o portantina, richiama il basamento d’appoggio della statua o del gruppo di statue. Le origini della processione sono lontane nel tempo: l’usanza medievale di visitare la sera del Giovedì Santo i “Sepolcri” – a partire dal XVI secolo compaiono i “misteri” ossia gruppi plastici – prosegue fino alla prima metà del XVIII secolo, quando le Confraternite fanno realizzare nuovi gruppi statuari, da portare in processione in maniera indipendente. Storico il gruppo del Cristo incoronato di spine da tre carnefici della Confraternita di S. Bernardino, attribuito a Giovanni Martino Sezzano di Serravalle Sesia. Un secolo dopo circa, la Confraternita del SS. Crocifisso, introduce nella sera del Venerdì Santo la processione del Crocifisso ligneo della Basilica di Sant’Andrea.
Nel 1833, le numerose forme devozionali del Giovedì e del Venerdì della Settimana Santa verranno riunite dall’Arcivescovo Alessandro d’Angennes nell’attuale suggestiva Processione delle Macchine di Vercelli. Ancora oggi come in passato la tradizione è viva: i vercellesi convergono verso il sagrato del Sant’Andrea per ammirare il lento incedere delle macchine, sorrette dagli incappucciati delle Confraternite.
L’itinerario può essere personalizzato e combinato con altri luoghi di interesse. Contattaci!